Ill. il Giardino Sperimentale Phoenix di Bordighera (ultimo giardino di Phoenix dactylifera del palmeto medioevale)
Il progetto di Bioarchivio è un programma di ricerche relativo all’agrobiodiversità, intrapreso in collaborazione con diversi Istituti e associazione francesi e italiani. Esso si prefigge di sostenere e diffondere lavori relativi l'agro-biodiversita, i paesaggi e le tradizioni delle regioni mediterranee. Sulla Riviera franco-italiana, il progetto si propone di estendere il campo d‘interesse alla ricchezza naturalistica e paesagistica di questa zona, nel settore dell'acclimatazione delle piante esotiche, tra cuale le palme minaciate di sparire in seguito al arrivo del punteruolo rosso.
ETNOBOTANICA
Ill. Coltura di fiori e agrumi a Sanremo (Italia)
L’area mediterranea occupa un ruolo privilegiato nella storia dei contatti tra le culture e le civiltà. E’ il centro della rivoluzione del neolitico, che vedi nel stesso tempo l’invenzione dell’agricoltura e la nascita delle grande civilta. Come gli animali, anche le piante sono state ‘addomesticate’ dagli uomini. La loro addomesticazione è accompagnata da un intenso commercio di vegetali. Oltre le palme, sono due le piante emblematiche oggetto delle indagine presentata qui:
*gli agrumi e le piante aromatiche,
*la fioricoltura,
Mettono in relazione gli usi tradizionali di queste piante con le pratiche agricole e le piante autoctone.
*L’agro-bio diversità mediterranea
Il mondo mediterraneo è un universo antropizzato da millenni. E’ segnato dall’introduzione incessante di materiale vegetale e la relativa integrazione con le risorse autoctone. Questi agro-sistemi presentano attualmente una grande diversità. Sono inoltre depositari di tradizioni il cui interesse supera la sola dimensione patrimoniale.
*Agrumi e aromatiche
Il commercio dei profumi risale all’antichità. Mette in contatto il mondo arabo con il Mediterraneo. Gli aromi occupano da allora una posizione di primo piano nei riti delle grandi religioni. Il medioevo vedrà un ulteriore sviluppo con l’introduzione di un certo numero di queste piante nelle zone situate ai confini tra Francia e Italia.
*Fioricoltura e giardini esotici
La Riviera franco-italiana e stata chiamata Riviera dei Fiori, in seguito alle numerose colture direttamente collegate alla profumeria e poi alla floricoltura, così come quelle della viola, della lavanda, della rosa, ecc., o ancora con le feste tradizionali della Settimana Santa e le lore composizione florale associate alle palme e agli agrumi. La Riviera e anche una zona importante nella storia del'acclimatazione, con i suoi numerosi giardini esotici.
PAESAGGIO
Esotismo e storia del paesaggio
Ill. I Giardini Hanbury (Ventimiglia – Italia)
Le indagine rilative alla storia dell’acclimatazione conducono a quella del paesaggio, attraverso le invenzioni paesaggistiche alle quali l'introduzione di piante ha dato nascita. A parte il clima mite e la mondanità, la celebrità internazionale della Riviera è in gran parte legata all’immagine delle sue piante esotiche. Fama questa alla quale hanno contribuito in maniera determinante, a partire dal XIXesimo e XXesimo secolo, le romantiche descrizioni degli scrittori, poeti e viaggiatori, le raffinate opere di pittori e disegnatori e il prezioso lavoro dei fotografi. Proprio questi ultimi hanno alimentato questa immagine, in Italia e nel mondo, attraverso la diffusione massiccia di cartoline postali rappresentanti le belle vedute di giardini lussureggianti in riva al mare.
*L’esotismo vegetale e il turismo
In origine, il turismo si diffonde sulla Riviera come terapia. Si base essenzialmente sull’efficacia che il clima caldo ha nei confronti di patologie quali la tubercolosi, che colpì l’Europa nel XIXesimo secolo. Il turismo terapeutico necessitava di lunghi periodi di soggiorno. Intorno alle città e agli alberghi, vengono creati numerosi giardini privati e parchi pubblici, che raccolgono piante rare destinate e ricreare paesaggi esotici. Particolarmente pubblicizzate dai promotori delle stazioni turistiche, le palme sono diventata il simbolo della Costa Azzurra, della quale la "Promenade des Anglais" di Nizza dimora l’ambasciatrice.
In origine, il turismo si diffonde sulla Riviera come terapia. Si base essenzialmente sull’efficacia che il clima caldo ha nei confronti di patologie quali la tubercolosi, che colpì l’Europa nel XIXesimo secolo. Il turismo terapeutico necessitava di lunghi periodi di soggiorno. Intorno alle città e agli alberghi, vengono creati numerosi giardini privati e parchi pubblici, che raccolgono piante rare destinate e ricreare paesaggi esotici. Particolarmente pubblicizzate dai promotori delle stazioni turistiche, le palme sono diventata il simbolo della Costa Azzurra, della quale la "Promenade des Anglais" di Nizza dimora l’ambasciatrice.
*Orientalismo e ecologia
La storia del'esotismo vegetale risale anche alle oasi del'Oriente, che hanno dato luce nel novecento a una ricca letteratura ed a un importante iconografia. Ma l'oasi non è solo un paesaggio. E anche un ecosistema fragile di grande interesse. Il turismo del novecento ha datto nascita al ecologia moderna, con i primi Parchi Naturali. I rapporti tra storia del paesaggio ed ecologia sono al centro delle nostre investigazione.
La storia del'esotismo vegetale risale anche alle oasi del'Oriente, che hanno dato luce nel novecento a una ricca letteratura ed a un importante iconografia. Ma l'oasi non è solo un paesaggio. E anche un ecosistema fragile di grande interesse. Il turismo del novecento ha datto nascita al ecologia moderna, con i primi Parchi Naturali. I rapporti tra storia del paesaggio ed ecologia sono al centro delle nostre investigazione.
PALME & OASI
Ill. Oasi di Gabes (Tunisia)
Le ricerche sulle palme del genere Phoenix presentate qui, sono piu particolarmente relativi alle regioni dedicate per tradizione alla fenicicoltura (Maghreb, Sahel e Medio Oriente), ed anche nelle aree d’introduzione piu tardive della Phoenix dactylifera (Spagna, Italia, Perù, California e Asia). Le palme detengono un ruolo importante nel medioriente, dove hanno accompagnata la nascita delle grandi civiltà dell’antichità. Al di là della sua importanza economica, la palma gioca inoltre un ruolo di primo piano nella storia dei contatti tra le culture del Mediterraneo. Questi ultimi anni, le ricerche scientifiche si sono orientate alla caratterizzazione della biodiversità genetica delle palme attraverso l’esame del DNA.
*Agrobiodiversita e genetica del genere Phoenix
Esistono due palme endemiche nel bacino mediterraneo, Chamaerops humilis e Phoenix theophrasti. Le altre cinquanta specie attualmente presenti nell’area sono state introdotte nel corso dei secoli, dall’antichità per ciò che concerne la Phoenix dactylifera, e l’epoca moderna per le altre, in seguito allo sviluppo dei giardini di acclimatazione. Le ricerche presentate su questo sito sono più particolarmente orientate verso la caratterizzazione dell'agrobiodiversita e della genetica del genere Phoenix, la descrizione morfologica delle varietà e del ciclo riproduttore delle palme. Tra questi lavori, diversi patnerships, a Sanremo e a Bordighera, hanno condotto alla messa a disposizione dei ricercatori collezioni di palme come di logistica.
*La palma da datteri nelle civiltà mediterranee
L’area originale della palma da datteri si situa nella zona orientale del Mediterraneo e le sue oasi. Le oasi, anche localizzati in Africa, in Sud America e nei deserti della Mongolia, fanno parte delle indagine presente su questo sito. Accanto a la lora importanza economica, le palme delle oasi detengono una dimensione interculturale che risale in particolare del ruolo giocato nelle tradizioni religiose egiziane, ebraiche, greco-romane, musulmane e cristiane. Le piante detengono un ruolo importante nei riti religiosi. Una buona parte di questi riti occupa nel calendario una posizione centrale, quella del nuovo anno. Si tratta in effetti di periodi importante nel calendario agricolo di queste civiltà: l’autunno per l’Oriente, la primavera per l’Europa. In queste occasioni, le palme sono utilizzate per esigenze rituali tra quali il Dies Palmarum con le tradizione delle palme intrecciate. Queste tradizione sono l'ogetto d'investigazione destinate a mettere in rete i loro protagonisti.
ITALIAN RIVIERA
Ill. il palmeto di Bordighera dipinto da Nestel
La palma era gia presente dal medio-evo sulla Riviera nel palmeto storico di Bordighera. La sua origine e la sua storia botanica, così come i rituali culturali e di coltura, sono poco noti perchè poco indagate. Stessa cosa vale per le fonti documentarie, a parte qualche raro contributo, che descrivono l’importanza economica della cultura delle palme in Riviera, come ad esempio le principali destinazioni e il volume dei traffici commerciali in partenza e in arrivo dai porti liguri. Gravi lacune rispetto all’importanza della diffusione dell’esotismo vegetale per la zona, che ha contribuito in modo determinante alla nascita del turismo di epoca moderna, con l’invenzione del modello paesaggistico della villeggiatura.
*Un giardino medioevale di palme
Alla fine del 2008, è natto il progetto di Giardino Sperimentale Phoenix, nel palmeto medioevale di Bordighera (Italia). Questo progetto concerna l'ultimo giardino di palme del palmeto storico, ed anche l’uno dei scarsi giardini medioevali esistente. Il Giardino Sperimentale e un giardino privato, gestito da un partnership franco-italiano, in ordine di assicurare la sua conservazione.
*Un giardino sperimentale
Il sperimento in corso concerna i temi successivi:
* l'analisi genetica delle palme del sito al di fuori della loro area di ripartizione naturale di cultura,
* il bisogno idrico della palma,
* la gestione del suolo e dei rifiuti vegetali,* la gestione delle colture associate,
* la rigenerazione del palmeto storico del vallone.
La ricerca è condotta nell'interesse dello sviluppo sostenibile, utilizzando pocchi mezzi ed orientata verso l’ottimizzazione del’agro-biodiversità. Il Giardino e, d’altra parte, la sede di una sperimentazione di lotta ecologica contro il Punteruolo Rosso delle palme (Red Palm Weevil).
Sapperne piu sul palmeto storico di Bordighera
CASTELLANA R. 2001. Il palmeto di Bordighera. Visita guidata.
Link: CASTELLANA 2011