Due palme delle genere Phoenix sono presente nel Mediterraneo dall’antichita, la Phoenix theophrasti, una palma autochtona e la Phoenix dactylifera, introdotta del’Oriente. Quest’ultima potrebe tuttavia essere anche autochtona, in seguito alla presenza del genere Phoenix in Europa qualche millioni di anni fa. Nelle regioni di produzione di palme da datteri, due mode di propagazione tradizionale coesistono: la moltiplicazione per semi, sorgente di diversità, e la moltiplicazione per clonage dei cultivar che ha condotto ad un impoverimento della diversità. I palmeti marginale e spontanei, dove la moltiplicazione per semi predomina, sono dunque di un gran interesso, concernando la biodiversita della palma.
PRESENTATION

* Phoenix theophrasti nel Mediterraneo orientale
SITUAZIONE Questa palma è stata scoperta molto recentemente, nel 1967. Si tratta tuttavia di una palma autoctona. La sua area di ripartizione riguarda le coste e le isole del Mare Egeo, Grecia e Turchia. Si tratta di popolazioni spontanee che non sono state mai oggetto di nessuna forma di sfruttamento.
DIVERSITA Phoenix theophrasti presenta una grande diversità di habitat, delle lagune alle scogliere.
CONSERVAZIONE I principali siti, Vaï in Creta e Datça in Turchia, beneficiano di misure di protezione. La sopravvivenza di Phoenix theophrasti è invece estremamente minacciata nelle zone marginali del suo habitat naturale.

* Phoenix dactylifera nella Spagna meridionale
SITUAZIONE La palma da datteri passa per essere stato introdotto in Spagna all'epoca della colonizzazione araba nella regione di Elche, che ripara sempre un palmeto composto di circa 200 000 alberi. Queste palme sono destinate alla produzione di fogli destinate alle cerimonie religiose ebraiche e cristiane del Soukkhot e della Pasqua. Esiste in Spagna altri palmeti di minore importanza.
DIVERSITA Del punto di vista genetica, il sito di Elche presente delle particolarità originali, che non si ritrovano da nessuna parte. Hanno condotto ad avanzare l'ipotesi di una presenza di palme da datteri autoctoni in Spagna, sotto la denominazione di Phoenix iberica.
CONSERVAZIONE Il palmeto di Elche è stato iscritto al patrimonio mondiale dell'UNESCO. Nello stesso tempo, l'Estacion Phoenix dell'INRA ha condotto un importante programmo di miglioramento varietale che ha permesso la produzione di frutti di grande qualità nela regione.

* Phoenix dactylifera a Gabes, Djerba e nelle isole Kerkenah
SITUAZIONE Con più di 300 000 palme da datteri, i palmeti tunisini sono i più importanti dei palmeti litorali mediterranei, davanti alla Spagna.
DIVERSITA Se i palmeti litorali non presentano delle condizioni favorevoli per la produzione da datteri, si è censito però più di un centinaio di cultivars in queste regioni, principalmente a Gabès.
CONSERVAZIONE I palmeti litorali tunisini soffrono della pressione dall'urbanizzazione, e particolarmente per degli sviluppi di stazioni turistiche integrate, come a Djerba.
BIBLIO
*Phoenix theophrasti
PALMPEDIA 2014. Phoenix Theophrasti. Habitat, description, distribution and gallery. Link: http://www.palmpedia.net/
CASTELLANA R., 2012. Phoenix theophrasti, les antiques palmeraies de la mer Égée, in Desmos, librairie hellénique. Link : http://www.desmos-grece.com/
BOYDAK M., BARROW S., 1995. A New Locality for Phoenix in Turkey: Golkoy-Bodrum, Principes, 39(3), I995, pp. 117 -122. Link: http://www.palms.org/principes/
*Phoenix dactylifera (Elche)
Lina GRACIA, Carlos ORTIZ, 2011. El Palmeral de Elche. Link: GRACIA ORTIZ 2011
*Phoenix dactylifera (Djerba, Gabes & Kerkenah)
RHOUMA A., NASR N., BENSALAH M., ALLALA M., 2005. Analyse de la diversité génétique du palmier dattier dans les Iles Kerkennah, Centre de Recherches Phœnicicoles de l’INRA Tunisie. Link: http://www.iresa.agrinet.tn/
LINKS
INRA 2007. Des recherches pour la sauvegarde de la palmeraie de Elche et le développement de l'agriculture oasienne récompensées. Link : http://www.inra.fr/